Malattia parassitaria dovuta ad infestazione dell’organismo da parte di larve di vermi Platelminti Cestodi appartenenti al genere Echinococcus. Allo stadio di verme adulto il parassita vive nell’intestino del cane, suo ospite definitivo, ed ha come ospite intermedio la pecora, il vitello o accidentalmente l’uomo che ne può ingerire le uova soprattutto con gli alimenti inquinati dalle feci del cane.La malattia si osserva soprattutto nelle regioni in cui si hanno importanti allevamenti di pecore (Australia, Nuova Zelanda, Irlanda), ma essa è comune anche nell’Africa orientale, nei paesi del bacino mediterraneo, particolarmente Grecia e Medio Oriente. Fra le regioni italiane, la malattia si osserva particolarmente in Sardegna. Lo stadio larvale del parassita si sviluppa attraverso la formazione di una cisti dalla cui membrana interna derivano le vescicole proligere, dalle quali derivano gli scolici, che, se ingeriti dall’ospite definitivo (cani che si cibano di carni ovine parassitate), si sviluppano nel verme adulto.
Sintomi
Nella maggior parte dei casi la cisti si forma nel fegato o nei polmoni possono tuttavia essere interessati anche altri organi: reni, milza, tessuti molli, encefalo, ossa dello scheletro, con sintomi diversi da caso a caso. Oltre ai sintomi dovuti ai fenomeni di compressione meccanica dei tessuti esercitata dalla cisti in accrescimento, si possono avere disturbi di tipo allergico quali prurito, orticaria, crisi asmatiche, dovuti all’assorbimento di tossine.In caso di rottura della cisti questi fenomeni si possono manifestare in modo violento, con i caratteri di uno shock anafilattico che alcune volte può essere mortale.
Diagnosi
La diagnosi di sospetto può essere formulata sulla base di radiografie eseguite per altri motivi o con l’ecotomografia (nelle frequenti localizzazioni epatiche). Le moderne metodiche di laboratorio (immunoenzimatiche, radiommunologiche, l’immunofluorescenza indiretta, ecc.) hanno superato le reazioni di fissazione del complemento e la intradermoreazione che comunque mantengono il loro valore diagnostico.
Terapia
La terapia si basa sull’asportazione chirurgica della cisti. Molto importante è però attuare misure di profilassi: queste si basano sulla distruzione dei resti dei bovini e ovini infetti per impedire che i cani se ne cibino sulla disinfestazione dei cani con vermifughi, sull’igiene dell’ambiente dove vivono i cani (evitare di farsi leccare, lavarsi le mani dopo averli toccati anche solo nel pelo, impedire la contaminazione degli ortaggi da consumare crudi da parte delle feci canine).
Il trattamento chirurgico è il provvedimento di elezione. e le cisti sono inoperabili si ricorre a farmaci Antielmintici come Albendazolo Zentel cpr 400 mg, sosp 40 mg/ml: 15 mg/kg die in due somministrazioni per 28 giorni, ripetere fino a 3 cicli intervallati da 2 settimane l'uno dall' altro.